KuCoin ha collaborato con lo studio legale multinazionale A&O Shearman per gestire le cause legali in corso da parte del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti (DOJ) e della Commodity Futures Trading Commission (CFTC). La società si è inoltre impegnata in molteplici cicli di comunicazione con le agenzie.
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Il CEO Johnny Lyu ha espresso ottimismo sull'esito di questi incontri. Secondo il giornalista blockchain Colin Wu, Lyu ha affermato che KuCoin sta compiendo enormi sforzi per migliorare le proprie operazioni, concentrandosi su sicurezza e conformità.
La CFTC accusa KuCoin di transazioni illegali su materie prime
A marzo, la CFTC ha intentato una causa contro KuCoin. La causa ha accusato lo scambio di negoziare illegalmente transazioni futures su materie prime fuori borsa e transazioni di merci al dettaglio con leva finanziaria, margine o finanziate. La CFTC ha inoltre affermato che KuCoin ha sollecitato e accettato ordini per queste transazioni senza un'adeguata registrazione.
La causa specificava inoltre che KuCoin consentiva agli investitori di scambiare materie prime, tra cui Bitcoin, Ethereume Litecoin. Ciò ha portato l'exchange sotto la giurisdizione della CFTC e gli ha imposto di rispettare tutte le normative applicabili.
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La CFTC chiede il respingimento, sanzioni pecuniarie civili, divieti permanenti di negoziazione e registrazione e un'ingiunzione permanente contro ulteriori violazioni del Commodity Exchange Act (CEA) e dei regolamenti CFTC. A seguito della denuncia della CFTC, anche il Dipartimento di Giustizia ha intentato una causa contro l'exchange e due dei suoi cofondatori. L'azione legale del Dipartimento di Giustizia sostiene che gli imputati hanno violato il Bank Secrecy Act.
Il Dipartimento di Giustizia afferma che KuCoin non ha applicato le politiche antiriciclaggio
Il Dipartimento di Giustizia ha inoltre affermato che KuCoin non ha applicato alcuna politica antiriciclaggio (AML), con conseguente trasmissione di oltre 4 miliardi di dollari in fondi sospetti e criminali. L’exchange avrebbe inoltre ricevuto 5 miliardi di dollari operando “nell’ombra dei mercati finanziari”.
Il DOJ afferma che l'exchange non è riuscito a implementare adeguate procedure di conoscenza del cliente (KYC) da luglio 2019 a giugno 2023. È interessante notare che, nel 2018, KuCoin ha annunciato che stava implementando un nuovo sistema KYC. Tuttavia l'avviso precisava:
Il KYC non è obbligatorio, il che significa che se il cliente sceglie di non completare il proprio KYC, potrà sempre operare senza alcuna restrizione.
I pubblici ministeri di New York hanno affermato nella denuncia: "La politica no-KYC di KuCoin è stata parte integrante della sua crescita e del suo successo". Lyu ha sottolineato l'impegno dell'azienda nel collaborare con regolatori e politici. Rimane ottimista riguardo al raggiungimento di una soluzione soddisfacente per tutte le parti interessate coinvolte con l'aiuto di A&O Shearman.
Reportage criptopolita di Jai Hamid
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