Nel suo Global Risks Report 2024 recentemente pubblicato, il World Economic Forum (WEF)dentla rapida evoluzione della tecnologia dell’intelligenza artificiale (AI) come catalizzatore di due dei rischi globali più significativi: la disinformazione generata dall’intelligenza artificiale e gli attacchi informatici. Il rapporto defiil “rischio globale” come eventi o condizioni che potrebbero avere un impatto negativo su una parte sostanziale del PIL, della popolazione o delle risorse naturali globali.
La disinformazione basata sull’intelligenza artificiale è al centro dell’attenzione
Il Global Risks Perception Survey (GRPS) condotto dal WEF rivela una notevole preoccupazione tra glident, con il 53% chedentla disinformazione generata dall’intelligenza artificiale come il secondo rischio globale più critico nel 2024. La facilità con cui gli individui possono ora creare e diffondere le informazioni fuorvianti che utilizzano i modelli di intelligenza artificiale sono motivo di allarme. Il rapporto rileva che la disinformazione generata dall’intelligenza artificiale non richiede più competenze specializzate, grazie a interfacce intuitive collegate a modelli di intelligenza artificiale su larga scala. Questa accessibilità ha portato a un’allarmante proliferazione di informazioni falsificate e contenuti sintetici, tra cui sofisticate clonazioni vocali e siti Web contraffatti.
Gli attacchi informatici occupano la quinta posizione tra i rischi globali per il 2024, con il 39% deglidentche li riconosce come una delle principali preoccupazioni. Il WEF sottolinea che le minacce informatiche rimangono in prima linea nelle prospettive di rischio globale, classificandosi tra le prime tre preoccupazioni sia per il governo chedentil settore privato. L’ubiquità e la gravità degli attacchi informatici sottolineano la loro importanza duratura sulla scena globale.
I modelli di intelligenza artificiale consentono la proliferazione della disinformazione
Il WEF sottolinea che l’avvento dei modelli di intelligenza artificiale ha semplificato la creazione e la diffusione della disinformazione, eliminando la necessità di competenze specializzate. Il rapporto evidenzia l'aumento dei cosiddetti contenuti "sintetici", che comprendono di tutto, dalla clonazione vocale ai siti Web contraffatti. Il WEF osserva che i modelli di intelligenza artificiale danno potere ai fornitori di disinformazione, rendendo imperativo che le misure normative affrontino sia gli host che i creatori di disinformazione online e di contenuti illegali.
Affrontare i rischi crescenti
I governi stanno rispondendo ai crescenti rischi associati alla disinformazione generata dall’intelligenza artificiale introducendo normative nuove e in evoluzione. Queste misure prendono di mira non solo gli autori ma anche gli host di disinformazione online e di contenuti illegali. Oltre agli attuali sforzi normativi, il WEF anticipa la nascente regolamentazione dell’intelligenza artificiale generativa, con l’esempio cinese di watermarking dei contenuti generati dall’intelligenza artificiale come potenziale soluzione. Tuttavia, il rapporto riconosce che è improbabile che il ritmo e l’efficacia della regolamentazione possano eguagliare il rapido sviluppo delle tecnologie di intelligenza artificiale.
Colmare il divario digitale
Il rapporto del WEF fa luce sulle potenziali conseguenze della convergenza dei progressi tecnologici e delle dinamiche geopolitiche. Suggerisce che se gli incentivi commerciali e gli imperativi geopolitici dettano lo sviluppo dell’intelligenza artificiale e di altre tecnologie di frontiera, potrebbe emergere un divario digitale, creando vincitori e vinti nelle economie avanzate e in via di sviluppo. La disparità nella distribuzione dei benefici e dei rischi potrebbe lasciare i paesi e le comunità vulnerabili digitalmente isolati, ostacolando la loro capacità di sfruttare le scoperte dell’intelligenza artificiale nella produttività economica, nella finanza, nel clima, nell’istruzione, nell’assistenza sanitaria e nella creazione di posti di lavoro.
Navigare nel futuro
Mentre la tecnologia dell’intelligenza artificiale continua ad avanzare, la comunità globale si trova ad affrontare l’urgente necessità di affrontare i rischi associati alla disinformazione e agli attacchi informatici generati dall’intelligenza artificiale. Il Global Risks Report 2024 del WEF sottolinea l’importanza di misure normative proattive e della collaborazione internazionale per mitigare gli impatti negativi dell’IA su scala globale. Trovare un equilibrio tra innovazione tecnologica e governance responsabile sarà fondamentale per orientarsi nel complesso panorama dei rischi legati all’intelligenza artificiale e garantire una distribuzione più equa dei benefici tra nazioni e comunità.
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