I silenziosi mormorii della macchina economica mondiale sono diventati sempre più risonanti mentre le nazioni sono alle prese con l’influenza prepotente del degli Stati Uniti (USD).
In un'intervista esclusiva trasmessa da RT, Miguel Diaz-Canel, dent di Cuba, ha fatto una dichiarazione audace sottolineando il potere repressivo del dollaro e ciò che le nazioni stanno facendo per liberarsene.
La portata globale del dollaro e le sue ripercussioni
La massima autorità cubana ha spiegato in dettaglio come l’ubiquità del dollaro come valuta di riserva globale permetta agli Stati Uniti di esercitare un’influenza, che alcuni interpretano come una forma di egemonia monetaria.
Secondo Diaz-Canel, una tale posizione permette agli Stati Uniti di impegnarsi in attività che includono l’attuazione di sanzioni rigorose, il ricatto e l’incoraggiamento all’aggressione.
Il dent non ha esitato ad esprimere il suo punto di vista sulla questione, sottolineando come queste azioni spesso colpiscono le economie in via di sviluppo che faticano a reagire.
Questo non è il primo caso in cui un leader ha criticato il ruolo dominante del dollaro nel commercio globale. L’appello alla de-dollarizzazione è stato un tema ricorrente tra le varie nazioni che hanno ricevuto le sanzioni statunitensi.
L’ascesa dei BRICS e l’ondata di de-dollarizzazione
Un’alternativa a questa situazione potrebbe essere in costruzione. Lo sguardo di Diaz-Canel si rivolge al blocco BRICS, che comprende Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa.
Il gruppo rappresenta una prospettiva incoraggiante per l’integrazione economica, soprattutto per le economie in via di sviluppo che cercano di eludere l’ombra incombente del dollaro.
Questi paesi stanno cercando attivamente di ridurre la loro dipendenza dal dollaro, proponendo l’uso delle proprie valute per regolare le transazioni. La mossa, che dovrebbe costituire un importante punto di discussione al vertice di agosto, indica un chiaro e consapevole allontanamento dalla dipendenza dal dollaro.
La potenziale introduzione di una valuta BRICS condivisa potrebbe diminuire l’influenza del dollaro, e un piano attuato con successo rimodellerebbe inevitabilmente l’ordine economico mondiale.
Cuba, sebbene non sia un membro dei BRICS, enj di una solida alleanza con la Russia, un rapporto che trac all’era sovietica. Le interazioni commerciali tra le due nazioni hanno mostrato un aumento sostanziale, raggiungendo l’incredibile cifra di 452 milioni di dollari l’anno scorso, un balzo significativo rispetto al valore precedente.
Gli effetti delle sanzioni statunitensi e la strada da percorrere
Il panorama economico di Cuba è stato in gran parte modellato dalle sanzioni statunitensi, inizialmente messe in atto negli anni ’60. La giustificazione statunitense per queste sanzioni spazia dalle violazioni dei diritti umani all’affermazione delle ideologie comuniste e all’instabilità regionale.
In questo contesto, Diaz-Canel ha lodato il ruolo della Russia nel promuovere un mondo multipolare, che favorisce relazioni commerciali più giuste e avvantaggia le nazioni che resistono alle “promesse non mantenute” degli Stati Uniti.
Il dent russo Vladimir Putin ha fatto eco a un sentimento simile, sottolineando che la resistenza al multipolarismo sarebbe dannosa.
L’appello ad abbandonare il dollaro americano non è limitato ai paesi BRICS o ai loro alleati. I membri dell’Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico (ASEAN) hanno deciso di promuovere l’uso delle loro valute nazionali.
Allo stesso modo, i rappresentanti di nove paesi asiatici si sono riuniti in Iran per esplorare potenziali strategie di de-dollarizzazione.
La crescente ondata di de-dollarizzazione implica un cambiamento significativo nel panorama finanziario globale. Anche se resta da vedere il pieno impatto, le nazioni non sono più disposte a rimanere passive sotto l’influenza del dollaro.
Stanno cercando attivamente alternative, una chiara indicazione che un’epoca di trasformazione nel commercio internazionale è all’orizzonte.