Ad un certo punto, l’elettricità potrebbe non essere più un problema per i crypto miner iraniani. Oltre ad avere accesso all'elettricità a basso costo per l'attività mineraria, la Thermal Power Plant Holding Company (TPPH) iraniana sta cercando di fornire energia in surplus da tre diverse centrali elettriche ai minatori di criptovalute del paese per la vendita.
L’Iran ha visto un afflusso di minatori dopo che l’attività è stata ufficialmente riconosciuta dal governo. Ora, i fornitori di energia elettrica nel paese stanno cercando di trarre vantaggio dal settore.
I minatori di criptovalute iraniani possono aspettarsi circa 5.485 MWh
Come riportato lunedì dal Tehran Times, le tre centrali elettriche sono tutte gestite dal TPPH. Si stima che le centrali elettriche possano generare circa 5.485 megawattora (MWh), tutti insieme. Ciò dovrebbe essere sufficiente ad alimentare diverse strutture di mining di criptovalute nel paese. Nel frattempo, i minatori di criptovalute iraniani possono iniziare a offrire l’acquisto di elettricità.
"L'attrezzatura necessaria è stata installata in tre centrali elettriche di Ramin, Neka e Shahid Montazeri, e i documenti dell'asta saranno caricati sul sito SetadIran.ir nel prossimo futuro."
Mohsen Tarztalab, capo del TPPH, ha commentato.
Energia verde
Fornendo l'elettricità in vendita ai minatori, Tarztalab ha visto lo sviluppo come un'altra opzione per la compagnia elettrica per generare maggiori entrate. Lui ha ammesso che le società elettriche devono fornire energia agli abbonati ad un prezzo fisso, nonostante i continui aumenti dei prezzi nella produzione di energia.
Ciò ha quindi “causato un ampio divario tra entrate e spese nel settore elettrico del Paese”, con ogni fornitore di energia alla ricerca di una nuova fonte di entrate per colmare il divario.
Il capo del TPPH ha inoltre affermato che queste centrali funzionerebbero con turbine di espansione che richiedono solo gas naturale . Questa è considerata più salutare e più pulita rispetto alle turbine alimentate da combustibili fossili. Inoltre, le tre centrali elettriche non sono collegate alla rete elettrica del paese, quindi l'elettricità prodotta potrebbe essere completamente disponibile per la vendita all'industria mineraria di criptovaluta iraniana.
