L’euro digitale, ovvero la valuta digitale della banca centrale (CBDC) sostenuta dalla Banca Centrale Europea (BCE), ha trovato un altro supporto: l’Associazione bancaria italiana (ABI). Giovedì è diventata la quarta nazione europea ad annunciare la sua partecipazione alla creazione e al test di questa tanto attesa CBDC.
Le conseguenze devastanti e la recessione economica causate dall’epidemia di COVID-19 hanno dato a molti paesi un motivo per riflettere sulla creazione di CBDC. Ad aprile, è stato riferito che la BCE stava cercando di accelerare trac creazione dell’euro digitale nel tentativo di introdurre un’infrastruttura di pagamento affidabile durante i periodi di crisi.
L’euro digitale trova nuovi acquirenti
Finora molti paesi europei si sono impegnati a sostenere l'idea dell'euro digitale, con la Francia che recentemente è diventata il primo paese a completare un test per la sua CBDC utilizzando blockchain.
La banca centrale olandese ha inoltre annunciato di voler svolgere un ruolo significativo nella ricerca e nello sviluppo di questa valuta digitale e di fare tutto il necessario per rendere le transazioni transfrontaliere tra paesi europei più veloci ed economiche.
L’anno scorso anche il ministro delle Finanze tedesco Olaf Scholz ha affermato che un euro digitale è esattamente ciò che serve per riportare l’Europa sulla mappa del mondo finanziario e ripristinare il suo dominio.
L'Italia si unisce alla corsa
L’Italia diventa l’ultimo paese europeo a garantire il suo sostegno. Evidenziando la propria esperienza con il progetto Spunta , un'applicazione basata su blockchain per la comunicazione e le riconciliazioni interbancarie, l'ABI ha affermato giovedì che anche il settore bancario italiano è pronto a guidare le sperimentazioni per la criptovaluta della regione.
Con oltre 700 banche partecipanti, l'anno scorso l'associazione ha creato un gruppo per la ricerca sugli asset digitali e crittografici. A seguito della ricerca, l’associazione ha elencato 10 considerazioni principali sull’euro digitale e ha delineato alcuni dei suoi aspetti indispensabili.
Ad esempio, l’ABI ha affermato che la valuta virtuale deve sostenere la stabilità monetaria e rispettare pienamente le normative dell’UE , che è l’unico modo per guadagnare la fiducia dei consumatori. Ha inoltre sottolineato l’importanza di una credenza diffusa e dell’usabilità, affrontando principalmente le lacune ad alto rischio che derivano da altre criptovalute decentralizzate.
Una valuta digitale programmabile rivoluziona il denaro, ABI
Offrendo una motivazione per estendere il pieno sostegno alla sperimentazione e alla promozione dell'euro digitale, l'ABI ha dichiarato nell'annuncio che una criptovaluta sostenuta dalla banca centrale automatizzerebbe e semplificherebbe alcune delle pratiche dispendiose in termini di tempo delle banche tradizionali .
Effettuando transazioni machine-to-machine e gestendo i rischi associati alle fluttuazioni dei tassi di cambio e di interesse, l’euro digitale può diventare una forza trainante per un’economia digitale , ha affermato il gruppo.
L’euro digitale rappresenta una trasformazione in grado di apportare un potenziale di valore aggiunto significativo, soprattutto in termini di efficienza dei processi operativi e gestionali.
