Mercoledì JP Morgan (JPM) ha pubblicato un rapporto di ricerca in cui suggerisce che ci vorrà del tempo prima che le nuove reti bancarie riempiano il vuoto lasciato da Silvergate Bank, Silicon Valley Bank e Signature Bank negli Stati Uniti. Nel frattempo, i partecipanti al mercato delle criptovalute e gli investitori sembrano essersi rivolti maggiormente alle stablecoin per spostare denaro. Le stablecoin sono un tipo di criptovaluta il cui valore è legato a un asset sottostante, solitamente il dollaro USA. Il rapporto ha rilevato che dopo che Silvergate ha annunciato la sua liquidazione volontaria e le operazioni di liquidazione l'8 marzo, i volumi di scambio di stablecoin come tether (USDT) sono aumentati sostanzialmente in termini di quota di mercato.
JP Morgan ha suggerito che il collasso delle tre banche potrebbe aver influenzato le società di criptovalute in modi diversi; quelli con partner bancari diversificati sono considerati meno colpiti. La banca d'investimento ha inoltre indicato che ciò potrebbe rappresentare un'opportunità per alcuni scambi di guadagnare quote di mercato fornendo servizi bancari ad aziende e investitori cripto-nativi. A lungo termine, è imperativo che l’ecosistema crittografico sostituisca le reti bancarie perdute al fine di facilitare trasferimenti di valuta fiat efficienti e sicuri tra i partecipanti al mercato, stabilizzando al tempo stesso gli universi delle stablecoin.
Secondo il rapporto, la posizione normativa più severa degli Stati Uniti potrebbe costringere i partecipanti al mercato delle criptovalute a spostare le loro operazioni verso reti bancarie in Europa e Asia.