L'India scommette sulla rupia digitale e prevede di lanciarla nel primo trimestre del 2023. La battaglia del governo indiano contro il commercio di criptovalute ha dimostrato che l'autorità nazionale non ha il potere di regolamentare l'industria virtuale.
Il flusso di persone che utilizzano le criptovalute e basano le proprie attività commerciali sul mercato decentralizzato cresce ogni giorno, facendo sembrare sempre più lontana l’idea di un divieto totale. Per questo motivo, nei prossimi anni l’autorità indiana intende cambiare i suoi ideali e scommettere sulla rupia digitale.
Nei mesi precedenti il parlamento indiano ha tentato di vietare Bitcoin , Tether USD ed Ethereum ma non è riuscito. Ora stanno cercando di implementare la rupia digitale per il primo trimestre del 2023, come annunciato dalla RBI.
La rupia digitale arriva in India: di cosa si tratta?
L'entità bancaria centrale in India ha parlato del progetto della rupia digitale legata alla loro valuta nazionale, la rupia indiana. A differenza del mercato delle criptovalute, sarà un asset significativo sostenuto dalle autorità con scambio gratuito.
Nel 2018, l’India ha rifiutato il trading di criptovalute, definendolo una tecnologia destabilizzante, speculativa e volatile. Fino ad oggi, i regolatori hanno osato dire che le persone che commerciavano con criptovalute avrebbero avuto pene detentive di dieci anni. Tuttavia, due anni dopo, hanno dovuto revocare le sanzioni, anche se il risentimento nei confronti della tecnologia rimane.
Per quanto riguarda la rupia digitale, il suo lancio sarà previsto per il primo trimestre del 2023. Questo token garantito da una banca potrebbe essere collegato al CBDC che dovrebbe essere lanciato in India nel 2021, ma non si sa altro al riguardo.
Opportunità che la rupia digitale offrirà in India
La RBI ha offerto maggiori dettagli sulla rupia digitale , rivelando le opportunità che la sua tecnologia offrirà. Secondo la banca, è un segno che l’India sosterrà, quindi il suo valore non sarà instabile. Allo stesso modo, la rupia virtuale avrà transazioni veloci e i suoi costi operativi saranno bassi.
Anche se il progetto crittografico sembra genuino per l’India, bisogna considerare anche i possibili svantaggi che la tecnologia comporta. La rupia virtuale potrebbe avere una scarsa adattabilità alla Blockchain , causando ulteriori problemi.
Non è noto se questo token in India servirà a sviluppare un nuovo quadro finanziario o sarà solo un’alternativa per i cittadini per allontanarsi dalle valute decentralizzate come Ethereum . I parlamentari sono d'accordo con questo sviluppo sostenendo che il Paese ha bisogno di rinnovarsi.
Ci sarebbero però anche degli appassionati del settore che si sentono a disagio di fronte alla crescita delle normative verso il mercato virtuale. Dovremo aspettare l’implementazione del token centrale in India e vedere come funziona.
