Recentemente il Comitato di Basilea si è espresso contro le criptovalute sottolineando la minaccia che rappresentano per l’attuale sistema bancario. Il comitato ha parlato anche dei metodi che le banche dovrebbero adottare per ridurre la loro influenza sulle banche ed evitare quindi che le loro fluttuazioni incidano sui mercati finanziari tradizionali.
Ora la Banca Centrale del Messico (Banxico) ha annunciato una nuova serie di leggi riguardanti le criptovalute. Questa mossa ha sollevato molte domande.
Le norme sono state pubblicate sulla gazzetta ufficiale del Paese. La banca ha vietato a tutte le società finanziarie regolamentate di offrire qualsiasi tipo di token crittografici.
La legge Fintech entrata in vigore un anno fa consentiva alle aziende di acquisire una licenza operativa semplicemente attraverso un documento di richiesta. La legge richiedeva che tali società ottenessero l’autorizzazione dalla SEC e poi la banca centrale decidesse quali criptovalute possono essere offerte. La banca dovrebbe anche creare un quadro per lavorare con tali token.
Tuttavia, l’ultima sentenza della banca ignora completamente le regole precedenti. Ciò rende impossibile scambiare criptovalute poiché alle società registrate è vietato farlo e le società non registrate opereranno illegalmente.
La banca ha affermato che le criptovalute e le altre valute digitali possono essere utilizzate solo per facilitare le transazioni interne. La banca ha anche aggiunto che alle aziende è ora vietato fornire direttamente criptovalute o addirittura facilitare qualsiasi servizio correlato alle criptovalute, inclusa la loro custodia.
Attualmente la situazione ha creato molta confusione nel Paese. Le aziende e i privati interessati da questa sentenza attendono ulteriori chiarimenti in merito.
Resta da vedere come andranno le cose da qui in poi; tuttavia, ci vorranno circa sei mesi per attuare la sentenza.
