Con gli oneri economici sempre più pesanti sotto la pressione delle sanzioni statunitensi, il governo cubano si rivolge all’industria delle criptovalute come potenziale salvatore. Il governo comunista della nazione ha recentemente annunciato l'avvio di uno studio sulla nascente tecnologia con l'intento di risanare l'economia.
Un forte calo degli aiuti da parte dei vicini stati centroamericani come il Venezuela, insieme al calo delle esportazioni e alle sanzioni americane più severe, hanno lasciato l’economia della nazione insulare quasi a brandelli.
Il governo cubano spera di fissare le entrate per oltre il 25%
La nuova iniziativa è stata portata all'attenzione del pubblico attraverso un annuncio alla televisione statale da parte del leader del paese, Miguel Diaz-Canel. Il governo cubano spera di sostenere il reddito di oltre il 25% della popolazione portando avanti al contempo drastiche riforme economiche attraverso questo nuovo progetto.
"Stiamo studiando il potenziale utilizzo della criptovaluta ... nelle nostre transazioni commerciali nazionali e internazionali, e ci stiamo lavorando insieme agli accademici."
ha affermato in un commento il ministro dell'Economia, Alejandro Gil Fernandez.
La maggior parte dei cubani dubita dell’impatto degli sforzi
Alcuni nuovi incentivi inclusi in questo nuovo progetto generale includeranno potenzialmente l’aumento dei salari per i funzionari governativi. Tuttavia, l’opinione pubblica nell’isola-nazione era ancora per lo più cauta, con la maggior parte dei cubani dubbiosi che gli sforzi avrebbero avuto un impatto sostanziale sulla loro qualità di vita.
Il ministro dell’Economia Gil Fernandez ha anche rivelato che il governo cubano sta lavorando per aumentare l’efficienza delle imprese statali attraverso un processo di decentralizzazione. Stava anche progettando di ritirare alcune delle sue politiche socialiste più dure, consentendo potenzialmente alle aziende di mantenere un margine più ampio dei loro profitti.
Secondo Gil Fernandez, anche le imprese statali riceverebbero una riduzione in cash delle vendite complessive. Oltre a tutto ciò, il governo stava anche conducendo uno studio volto a potenziare il proprio servizio di esportazione.
