Recentemente, un gruppo di truffatori ha preso di mira oltre otto account Twitter appartenenti a personaggi importanti nel settore delle criptovalute, promuovendo truffe di phishing. Secondo blockchain ZachXBT, finora il gruppo è riuscito a rubare quasi 1 milione di dollari in criptovaluta.
Tra gli account compromessi figurano il fondatore di Pudgy Penguins Cole Villemain, il DJ e di NFT Steve Aoki, Bitcoin Magazine Pete Rizzo e persino il famoso critico crittografico Peter Schiff. I truffatori hanno utilizzato varie tattiche, tra cui lo scambio di SIM e potenzialmente lo sfruttamento del pannello di amministrazione di Twitter per ottenere il controllo degli account.
Una volta che i truffatori hanno preso il controllo, hanno rapidamente twittato le truffe di phishing. Sfortunatamente, i tempi di risposta lenti del supporto Twitter hanno consentito ad alcuni di questi tweet di rimanere attivi per ore o addirittura giorni, aggravandone l’impatto. ZachXBT ha sottolineato la necessità di migliorare le misure di sicurezza e ha raccomandato l'uso di una chiave di sicurezza invece dell'autenticazione a due fattori basata su SMS.
Maggiori informazioni sulle truffe fraudolente
La scorsa settimana Cryptopolitan ha riferito che NatWest, un'importante banca britannica, ha pubblicato il suo tavolo annuale Celebrity Scam Super League, facendo luce sulle celebrità le cui identità dent inconsapevolmente sfruttate dai truffatori per frodare individui ignari. Peter Jones di Dragon's Den è in cima alla lista, seguito da vicino dal famoso naturalista Sir David Attenborough. Holly Willoughby e Philip Schofield, che l'anno scorso occupavano le prime posizioni, sono usciti dalla classifica per la prima volta.
Le piattaforme di social media, in particolare Facebook e Twitter, sono diventate terreno fertile per le pubblicità truffa. Elon Musk, proprietario di Twitter, è lui stesso vittima dell'utilizzo della sua immagine in una pubblicità fraudolenta che è costata alla vittima £ 42.500. La prevalenza di annunci truffa sui social media richiede sforzi di collaborazione tra regolatori, forze dell’ordine e società di social media per combattere efficacemente questo problema.
Sebbene i dati di NatWest rivelino che queste truffe sulle celebrità più importanti non coinvolgevano risorse digitali. Invece, i truffatori hanno sfruttato la popolarità e la fiducia riposta in alcune celebrità per ingannare le vittime.