Nel tentativo di promuovere l'adozione istituzionale del settore delle criptovalute, il governo sudcoreano ha confermato in un annuncio fatto il 30 dicembre 2019, che i guadagni legati alle criptovalute non sono tassabili.
Sì, la Corea del Sud ha sempre sostenuto la blockchain e la criptovaluta. Dopotutto, è uno dei pochi paesi ad aver seguito le orme della Cina per incrementare gli investimenti blockchain nella regione promettendo un massiccio contributo di circa tredici milioni di dollari USA (12,8 milioni di dollari) entro il 2020. Nel novembre 2019, ha anche approvato un disegno di legge per regolamentare la criptovaluta nel tentativo di promuovere la crescita costituzionale delle criptovalute.
È tempo di "ka-ching" per i trader sudcoreani poiché il Ministero annulla le tasse sui guadagni in criptovaluta
Ora, sta facendo un ulteriore passo avanti nel suo impegno nei confronti delle criptovalute, chiarendo finalmente l’incertezza che circonda la tassazione dei guadagni ottenuti attraverso il trading di criptovalute. Il Ministero ha annunciato che non verrà applicata alcuna imposta sui profitti ottenuti dal trading di criptovalute.
L’annuncio, tuttavia, non sorprende considerando il fatto che il Ministero, governato dal Partito Liberale Coreano del paese, è da molto tempo a favore delle criptovalute e della blockchain. Non hanno mai esitato a incoraggiare apertamente la crescita di questa tecnologia emergente.
Pertanto, in seguito all'annuncio del governo che si rifiuta di riconoscere i guadagni derivanti dalle criptovalute come parte del reddito, la comunità crittografica della regione ha fatto un balzo di gioia poiché non sarà più obbligata a presentare dichiarazioni dei redditi sui guadagni derivanti dalle criptovalute e si concentrerà interamente sulla massimizzazione dei profitti.
La felicità, però, potrebbe essere di breve durata
Detto questo, molti trader ritengono che si tratti solo di una regolamentazione temporanea per promuovere la crescita del settore. Secondo loro, è molto probabile che il governo riconosca i potenziali rischi associati a questo regolamento e lo modifichi per colmare eventuali lacune.
Un funzionario del Ministero ha confermato l'ambiguità affermando che il governo sta attualmente lavorando per defi adeguatamente le risorse crittografiche e se i rendimenti delle criptovalute debbano o meno essere classificati come plusvalenze per ottenere la completa trasparenza dagli scambi di criptovaluta.
Si sta rivedendo l'insieme della legislazione fiscale valutando la posizione assunta da altri paesi, l'andamento degli affari internazionali e il rispetto delle norme contabili per limitare le attività di riciclaggio di denaro, ha confermato il Ministero.
Immagine in primo piano di Pixabay