alcuni gruppi di hacker che generano Bitcoin abbiano portato via circa $ 45.000 da ignari Bitcoin questo mese (marzo). Non meno di nove Bitcoin sono stati scoperti di recente poiché Harry Denley , un ricercatore di sicurezza, ha twittato di aver scoperto due piattaforme che generano Bitcoin domenica 22 marzo .
⚠️ Fai attenzione ai falsi # Bitcoin : questi hanno ricevuto ₿4,9 dall'attuale indirizzo di attivazione
free- bitcoin -qr-codes[.]com
bitcoin [.]comIndirizzo: 343CXYVBKXT2VgELCdjEeMyPpfiKwkzUNg ($BTC)
IP 207.244.100.245 che ospita domini sospetti pic.twitter.com/y4DEezQmN1
— {harry,whg}.eth 🦊💙 (@sniko_) 21 marzo 2020
Denley ha rivelato in seguito che altri sette siti di dominio con un'interfaccia simile a quelli precedentemente scoperti sono ugualmente dannosi poiché li ha creati tutti lo stesso sviluppatore.
I generatori di codici QR Bitcoin dannosi si spacciano per portafogli crittografici
questi falsi generatori di codici QR Bitcoin cambino Bitcoin in codice QR poiché assicurano anche ai clienti di eliminare i rischi che un cliente perda le proprie monete a causa di errori tipografici durante l'invio del proprio indirizzo. Questa funzione è però offerta anche da diverse app Block Explorer e Wallet.
Questi siti Web sono ospitati su tre server separati, che ospitano complessivamente non meno di 450 altri siti Web e questi siti presentano parole chiave vicine a Gmail, COVID-19 e molte monete crittografiche.
Parti di questi siti Web sono presunti acceleratori di transazioni BTC che affermano di velocizzare i trasferimenti BTC addebitando 0,001 BTC. Gli indirizzi di questi acceleratori hanno immerso oltre 15 BTC chiudendo in $ 111.000.
Come questi truffatori sfruttano la paura del coronavirus per estorcere denaro alle persone
Alcuni di questi hacker si nascondono sotto il carico creato dalla pandemia globale di COVID-19. Le autorità di regolamentazione del Regno Unito, del Texas e degli Stati Uniti hanno messo in guardia le persone su quanto sia facile essere truffati a causa della pandemia di coronavirus e sull'aumento delle truffe crittografiche a causa della peste.
Recentemente i truffatori si sono spacciati per l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per consentire le donazioni destinate a combattere il coronavirus. Lo fanno infiltrandosi nelle app utilizzate per verificare fino a che punto si è diffuso il coronavirus.
Cryptopolitan nelle ultime due settimane ha riportato non meno di cinque storie di truffe crittografiche legate alla paura creata dal coronavirus.