In un discorso tenuto oggi a Bruxelles, Margrethe Vestager, commissaria europea per la concorrenza e gli affari digitali, ha delineato le sue speranze di promuovere una concorrenza leale all’interno dei metaversi. Sottolineando la rapidità con cui l’economia digitale si è espansa durante la pandemia di coronavirus, Vestager ha avvertito che, sebbene queste nuove opportunità debbano essere celebrate, “il dominio, le posizioni trincerate e gli abusi sono stati la norma”. Ritiene che gli organismi di regolamentazione debbano agire rapidamente per anticipare e pianificare questi cambiamenti, sottolineando che i mercati si muoveranno sempre più velocemente di qualsiasi misura di applicazione o legislativa.
A maggio, la Commissione europea lancerà una “iniziativa sui mondi virtuali” per proteggere i concorrenti più piccoli dall’essere ostacolati da società online più grandi come Meta. Ciò potrebbe includere anche una politica per un euro digitale e sollevare ulteriormente preoccupazioni sulla discriminazione e sui problemi di sicurezza all’interno del metaverso. Tuttavia, l’UE ha già affrontato questi problemi per creare un ambiente giusto e sicuro.
Open Metaverse Alliance sostiene la vera proprietà digitale
Il metaverso è una visione ambiziosa delle interazioni online che combina ambienti 3D, AR/VR e proprietà digitale. Le principali aziende tecnologiche come Microsoft, Meta, Roblox ed Epic Games hanno già iniziato a sviluppare le loro piattaforme per il metaverso. Tuttavia, la maggior parte non consente agli utenti di spostare le proprie risorse digitali su piattaforme diverse. In risposta, la Open Metaverse Alliance (OMA3) sostiene una rete interoperabile blockchain . Ciò consentirebbe agli utenti di mantenere la proprietà e la trasferibilità delle proprie risorse digitali, inclusi NFT , proprietà virtuali e oggetti.
Nel 2021, OMA3 è stata fondata da partner di spicco nello spazio Web3, come Animoca Brands, Dapper Labs, The Sandbox, Decentraland , Alien Worlds e Upland. All'NFT Paris, il COO e co-fondatore di The Sandbox, Sebastien Borget, ha sottolineato la necessità che gli utenti abbiano un'autentica proprietà digitale dei propri contenuti. Ha affermato che gli utenti sono i veri proprietari dei propri avatar, dispositivi indossabili, attrezzature, terreni, case e dei contenuti che creano o guadagnano partecipando ad attività. Inoltre Borget ha affermato che il 95% o addirittura il 100% di tutte le entrate generate viene attribuito al contributo dell'utente al progetto.