Huobi Korea è la parte sudcoreana del sesto commercio di criptovalute più grande al mondo. Recentemente ha rafforzato i suoi titoli antiriciclaggio (AML), come indicato in un comunicato ufficiale. Secondo una fonte, il suo volume di scambi 24 ore su 24 supera i quattrocentonovantasei milioni di dollari (496 milioni di dollari).
Secondo l'annuncio, Huobi Korea, che ha dato impulso alle sue amministrazioni nel 2018, ha valutato le sue procedure di prelievo, depositi e il passaggio da fiat a criptovaluta. L'organizzazione osserverà attentamente tutti gli scambi che potrebbero apparire sospetti. Nonostante ciò, Huobi Korea afferma che aggiornerà regolarmente i suoi algoritmi di rilevamento delle estorsioni.
Inoltre, il settore è destinato a istituire una hotline interprofessionale per prevenire il phishing vocale, il furto di dati e altri tipi di false dichiarazioni.
Secondo la dichiarazione ufficiale, sono state intraprese azioni per conformarsi alle indicazioni e alle regole della Commissione coreana per i servizi finanziari. Entro la fine del 2018, la Commissione coreana per i servizi finanziari (FSC) ha autorizzato le banche a lavorare con il commercio di criptovalute per la prima volta nella storia, ottenendo un risultato degno di nota per la divisione crittografica provinciale.
Verso l'inizio di gennaio, il governo coreano ha scoperto le conseguenze della sua revisione della sicurezza delle transazioni crittografiche provinciali.
Korbit, Bithumb e Coinone, oltre ad altre quattro operazioni importanti, hanno soddisfatto gli analisti durante l'esame, svoltosi tra i mesi di settembre e dicembre del 2018. Tuttavia, quattordici (14) altre piattaforme hanno bocciato la revisione.
Successivamente, quattro importanti società coreane, ovvero Upbit, Coinone, Bithumb e Korbit, hanno creato una hotline in cui i clienti possono condividere dati su eventuali strani scambi o rate che potrebbero essere associati a crimini, ad esempio modelli di business fraudolenti. Le operazioni presumibilmente ostacoleranno qualsiasi record associato a scambi sospetti.